venerdì 19 aprile 2024
19.05.2012 - redazione

Il Rossese riscuote sempre più successi

A Roma, il giorno 28, si svolgerà la serata dei Premi Oscar del Vino. I finalisti, attentamente selezionati, sono tre: un Rosso di Montalcino, un Verdicchio dei Castelli di Iesi e il “nostro” Rossese di Dolceacqua 2010 Galeàe, prodotto dalla Cantina Ka Manciné.

Crescenti affermazioni in campo nazionale della vitivinicoltura della val Crosia.

La vitivinicoltura nel nostro Estremo Ponente Ligure, pur alle prese con tanti problemi, strutturali e congiunturali (su cui in questa sede non ci sembra opportuno ritornare), riesce spesso a fornire tangibili soddisfazioni agli operatori del settore, che ad essa si dedicano con tanta passione.

In particolare, sono i produttori del Rossese Dolceacqua DOC della media val Crosia (alias, Valle del Verbone) a risultare particolarmente attivi e a proporsi sulla ribalta nazionale, riscotendo vivo interesse da parte degli esperti del settore. Si tratta di piccole aziende guidate da imprenditori, quasi tutti giovani o giovanissimi, che riescono abilmente a coniugare l’attenzione alla modernità con un sapiente rispetto degli insegnamenti tradizionali.

In questi ultimi dieci anni infatti, hanno ottenuto particolari riconoscimenti a vari livelli… Come non iniziare dalla prestigiosissima scelta, nell’ormai lontano luglio 2001, in occasione del summit G 8 di Genova, caduta sul Rossese Superiore prodotto nel vigneto in zona Pini da Enzo Guglielmi, che potremmo definire il decano tra i viticultori di Soldano, cui già Veronelli aveva più volte manifestato pieno apprezzamento. E negli anni successivi… Ancora a Soldano, nel 2006 e poi nel 2011, il Rossese DOC della Cantina “Poggi dell’Elmo” (di un altro Guglielmi, Gianni), è stato premiato dalla “Guida al vino” di Slow Food per l’ottimo rapporto qualità/prezzo. L’onore di San Biagio della Cima è tenuto ben alto dalla cantina Maccario-Dringenberg di Giovanna Maccario: la sua produzione, proveniente dai vigneti in zona Posaù e in Luvàira, si mantiene da anni su livelli di eccellenza, tanto da essere insignita sia nel 2010 che nel 2011 dei tre Bicchieri del Gambero Rosso. 

Sempre nel 2011, ad agosto, nel corso del 19° Concorso Internazionale Vini di Montagna tenutosi ad Aosta, la ditta Tenuta Anfosso di Soldano ha ricevuto la Medaglia d’oro per il suo Rossese Superiore DOC Luvàira 2008. In tale occasione vengono premiati i migliori prodotti ottenuti dagli eroici viticultori che operano tra le scoscese pendici rocciose delle Alpi (quindi in totale assenza di meccanizzazione, con costi e sacrifici non indifferenti…).

La mente va, immancabilmente, alle immagini in bianco e nero del filmato disponibile sul sito della sopraddetta Cantina “Poggi dell’Elmo”; filmato in cui sotto il sole cocente il padre, Elmo appunto, è intento a spaccare enormi pietroni (e poi caricarli, uno alla volta, sul dorso del mulo…) per poter costruire nuovi “maixèi”: l’unico modo, qui nella nostra Liguria, di impiantare una vigna.

Così è sempre stato, da tempi immemorabili: il viticultore qui deve vincere le mille asperità del territorio, prima di poter pensare di raccoglierne un qualche frutto. Vigneti da fiaba, sospesi tra mare e monti, in quel mondo “verticale” così caro alla penna di Francesco Biamonti…

In compenso, chi ha imparato a conoscere il nostro Rossese (Rossese di Dolceacqua, prima DOC di Liguria, nel 1972, quarant‘anni fa!), sa che si tratta di un vino inconfondibile, dalle incredibili sfaccettature e dai sentori complessi; delicato come un fiore e, ad un tempo, forte come le rocce in cui protende le proprie radici: vera espressione dell’assolato territorio che lo produce! Per dirla con le parole di Veronelli: “Un grande vino, inimitabile, ricco di tutti i sentori della macchia mediterranea”.

Aldilà delle mode del momento; e di ogni tentativo di massificazione… Ci sembra giusto che di ciò, in un raggio sempre più ampio (regionale, nazionale e internazionale…), si prenda piena coscienza.

Per arrivare, da ultimo, a questo maggio 2012. A Roma, il giorno 28, si svolgerà la serata dei Premi Oscar del Vino. I finalisti, attentamente selezionati, sono tre: un Rosso di Montalcino, un Verdicchio dei Castelli di Iesi e il “nostro” Rossese di Dolceacqua 2010 Galeàe, prodotto dalla Cantina Ka Manciné. La motivazione della Nomination recita testualmente: “un vino accattivante: impressiona per struttura ed autorevolezza e per l’inaspettata eleganza…”.

La Cantina (sita in San Martino - Soldano, con vigneti in zona Galeàe e in Beragna), sotto l’attenta guida di Maurizio Anfosso, ha dato dunque vita ad un prodotto di altissimo livello, segno di accurata selezione delle uve e di sicura padronanza delle tecniche enologiche. E pensare che solo sei anni fa, nel 2006, anno di inizio attività, la produzione era di appena 1500 bottiglie, a livelli quindi più che amatoriali! Ma già da subito gli apprezzamenti non sono certo mancati. E oggi la netta affermazione.

Da tutti i protagonisti di questa avvincente sfida ci attendiamo imminenti conferme: ad maiora!…


Commenti

Nessun commento presente.
Accedi per scrivere un commento

 
Meteo