giovedì 18 aprile 2024
07.06.2014 - Pierantonio Ghiglione

Claudio Lolli ospite al teatro dell'Attrito di Imperia tra pensieri, libri e musica

Per  festeggiare il sesto anno di attività teatrale, la Compagnia del gruppo teatrale l’Attrito di Imperia ha scelto di organizzare una grande serata speciale di compleanno. Domenica 22 giugno presso i locali di via Bartolomeo Bossi alla Foce di Porto Maurizio sarà invitato come ospite lo storico cantautore Claudio Lolli che verrà in veste di scrittore a presentare il suo ultimo lavoro dal titolo “Lettere matrimoniali”, come lui stesso ama definire “una love song più spiazzante, sincera, pubblica-privata, oscena, stilnovista, che abbia mai scritto, un racconto per epistole (al tempo di mail & altre diavolerie) capace di sfiorare e di far suonare  tutte le sfumature di una relazione amorosa con un occhio a Freud e uno a Bukowski”.  

Imperia ospiterà Claudio Lolli e l’occasione è ghiotta per rivivere in una intervista alcuni passaggi fondamentali della sua lunga carriera artistica divisa tra canzoni, libri, riconoscimenti, impegno politico e progetti per il futuro.

Lolli cantautore, poeta, scrittore, insegnante: in quale veste si trova meglio? 

“Dopo tanti anni di impegno culturale oggi posso dire che mi ritrovo in tutte queste facce, ognuna con un particolare differente ma dai toni ben delineati. Canzoni, poesia, scrittura, è tutto un lavoro di parole, modalità diverse ma utilissime per modulare le storie”.

Lolli e i libri. Cosa vuoi trasmettere con le tue pagine?

“Come scrittore ritengo che il mio ultimo libro lettere matrimoniali sia è un romanzo trasversale, con tante anime in una sola: romantico e politico, post-femminista e introspettivo, pagine di lettere mai spedite e rime tempestose, un po’ la sintesi di quello che alle donne non dicono e che le donne vorrebbero invece sentirsi dire, prima o poi. E’ un lavoro maturo. Poi ho scritto tante altre cose che penso siano state apprezzate, dalle poesie alle mie canzoni”.

Lolli e i riconoscimenti di una lunga carriera artistica. C’è qualcosa che ti è rimasto particolarmente a cuore?

“In tanti anni posso dire che ogni riconoscimento è il frutto per aver fatto e lasciato qualcosa di buono per la cultura. Però sono particolarmente orgoglioso del premio Ciampi alla carriera e di quello per la poesia ricevuto a Camaiore”.

Lolli e i suoi dischi.

“Da Aspettando Godot del mio esordio nel 1972 al palco dell’Ariston di questo 2014 reinterpretando il mio pezzo più riconosciuto dalla critica. E’ un percorso lungo e pieno di storie che a raccontarle in una solo domanda è impossibile. Però ogni mio lavoro è come un figlio, tutto cuore mio, non posso dare particolari preferenze. E’ chiaro che in tanti anni ho fatto cose più belle e altrettante ignorate dalla critica, ma sono contento di tutto il mio percorso artistico senza tralasciare nulla”.

Lolli e il suo impegno politico. Cosa pensi della politica oggi?

“Oggi viviamo tutti in una politica molto confusa dove è difficile trovare un senso, una linea, un progetto. Si fa molta più fatica ad elaborare. Ai miei tempi era relativamente più semplice realizzare qualcosa, oggi è più complicato. Dobbiamo abituarci a questa modernità, ma penso che ci sia la possibilità di uscire da questa confusione e che la politica oggi venga elaborata, modificata, semplificata”.

Lolli e i progetti futuri.

"Ho pronte alcune canzoni per la pubblicazione di un nuovo disco e mi auguro di trovare un produttore discografico che sia interessato a questo mio nuovo progetto".

Claudio Lolli, bolognese di nascita, ha al suo attivo ben ventuno album pubblicati che nel corso di questi trent’anni si sono resi una pietra miliare della storia musicale italiana.

 Twitter@pierghiglione


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