sabato 20 aprile 2024
21.12.2013 - Pierantonio Ghiglione

Uno straordinario Battiston ammalia il Cavour

“L’invenzione della solitudine” è un lungo monologo con la complicità sonora delle musiche di Stefano Bollani, affidato alla straordinaria interpretazione di Giuseppe Battiston che sul palco del Cavour di Imperia ha svelato un rapporto misterioso fra un padre, appena deceduto, ed un figlio incompreso alla continua ricerca della vera identità del genitore. In un’ora di un intenso monologo, il protagonista si ritrova nella grande casa del genitore scomparso, con l’ossessione nel scoprire la vera identità di quel genitore, un padre quasi estraneo, una mancanza che diventa angosciante. Un Battiston molto coinvolgente che ha raccontato in un crescendo di immagini, riflessioni e poesia un delicato ritratto di famiglia e una complessa riflessione sulla vita e sulla morte. Battiston si è mosso in una scenografia scura ma essenziale, mentre recupera scarpe, ricordi, ritagli di giornale che sono una memoria a tratti imbarazzante e spesso scarna, mentre comprende che il genitore altri non era che un fuggitivo dal consesso umano e da se stesso. Alla fine, con il racconto straziante e intenso di un sogno, vince il ricordo di ciò che è stato e di ciò che non è stato.

Terminato lo spettacolo Battiston ha ricordato l’importanza dell’iniziativa “La prima scuola”, una raccolta fondi di beneficenza da destinare per auto finanziare progetti artistici e pedagogici nelle scuole elementari di periferia. Informazioni e coordinamento su www.laprimascuola.wordpress.com dove sono indicate tutte le attività di questo progetto didattico.

Twitter@pierghiglione


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