giovedì 28 marzo 2024
26.04.2012 - Alice Borutti

Quale destino per il PDL locale?

A poco più di due mesi dal congresso provinciale che ha decretato Marco Scajola coordinatore (nel segno della tradizione famigliare) e che predicava l'unione tra tutti i "correntoni" (dei quali si negava ostinatamente l'esistenza) il PDL locale sembra destinato a frammentarsi in diverse galassie.

Lo tsunami delle vicende giudiziarie del Porto di Imperia è stato indubbiamente decisivo per l'attuale situazione politica del partito di Silvio Berlusconi che a livello locale doveva ancora superare i commissariamenti per infiltrazioni mafiose dei Comuni di Bordighera e Ventimiglia.

Pare che stia tirando aria nuova in provincia, ed è sempre più vistosa la spaccatura in quella che sta diventando la "galassia degli ex pidiellini". 

Dopo Paolo Strescino, il primo a Imperia a smarcarsi dalla linea di Claudio Scajola e poi "disobbediente" anche con il coordinatore Marco Scajola, sono seguiti i cosiddetti "Strescino boys", i Consiglieri Comunali Montesano, Mattioli, Pugi e Parodi, ai quali dovrebbe aggiungersi anche Angelo Dulbecco, che nell'epico Consiglio Comunale del 12 aprile era rimasto comunque con il gruppo originario del PDL. 

Anche il gruppo PDL in Provincia pare non godere di ottima salute nonostante Sappa abbia fatto intervenire proprio i consiglieri Greco e Ceppi (considerati i capi-fronda) a testimoniare la compattezza della squadra (gli altri "rivoluzionari" sarebbero Sajetto, Orengo, Lanteri e l'Assessore Bellotti, colpito recentemente da rinvio a giudizio per Ponticelli).

Ma non finisce qui, perchè ieri c'è stato il coup de theatre di Antonio Bissolotti, Assessore al Turismo della Sanremo dei tempi d'oro, che smarcandosi nettamente (ma non rinnegando il passato) dall'amicizia con Claudio Scajola e dal sostegno al sindaco di Sanremo, Maurizio Zoccarato, ha annunciato la scelta di tesserarsi nell'UDC. Ma non a Sanremo, a Roma. Cosa che non è proprio piaciuta ai vertici locali, sentita come "imposta dall'alto", in particolare dal Vaticano e in odor di candidatura alle prossime Elezioni Politiche del 2013.

Pare che in realtà Bissolotti sia il primo di una folta migrazione nelle file del partito di Casini da parte di politici che attualmente hanno un'incarico (sia in Comune a Sanremo che in Provincia), da cui la celata preoccupazione del segretario locale, Danilo Parodi, che ieri ha ribadito in tono amichevole che "l'UDC non è la lavatrice di nessuno". E Sindoni cosa ne pensa di questi nuovi competitor pronti a sostenere i valori del nuovo partito d'adozione?

Inoltre a proposito di Zoccarato, anche parte della sua maggioranza ne sta prendendo le distanze, non in Consiglio Comunale, ma parlando con i cittadini, e su tematiche ben precise. Di certo l'operazione Alberghi candidato Sindaco a Taggia con l'appoggio di zoccaratiani di ferro come i fratelli Giuffra e Cambiaso, coordinatore cittadino PDL a Sanremo, non ha giovato.

Gaetano Scullino, abbandonato (forse con sollievo visti gli screzi precedenti) da Claudio Scajola e dal PDL dopo il commissariamento della sua amministrazione pare stia raccogliendo le forze per riproporsi con una lista civica (http://ventimiglia.ponenteoggi.it/categorie/leggi-articolo/argomento/politica/articolo/ventimiglia-scullino-al-lavoro-per-una-nuova-lista-civica.html), dopotutto è la "sua" Ventimiglia ed è sempre stato forte del sostegno popolare.

Eugenio Minasso, la cui corrente è sempre stata difficilmente occultabile, continua nel suo lavorio di recupero degli ex-AN, mai stati sufficientemente integrati nel PDL,  e può contare sull'appoggio di Strescino e dei suoi sostenitori, che godono di un'opinione favorevole nell'elettorato cittadino di centrodestra (vedi il riscontro sui social networks, sondaggi su quotidiani on-line a parte), in piena rottura con l'impero ventennale di Claudio.

Chi resterà e crederà nel partito ora guidato da Angelino Alfano, ma che assomiglia sempre più al Titanic?

 

 

 


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