giovedì 18 aprile 2024
22.10.2012 - VALERIO GAMBACORTA

Genova: non si ferma l'attività della Magistratura sull'alluvione del 2011

A distanza di quasi un anno (lo sarà il quattro Novembre), continuano a Genova gli interrogatori di coloro che sono accusati di aver falsificato atti e documentazione relativa all'alluvione che sconvolse il capoluogo ligure un anno fa.

Mercoledì, sarà una giornata decisiva poichè davanti al gip Annalisa Giacalone ci sarà l'interrogatorio di garanzia di Gianfranco Delponte e Pierpaolo Cha, i dirigenti comunali indagati dopo le accuse di colui che dovrebbe essere l'esecutore materiale dei "falsi" Sandro Cha.

Ma l'attività della procura genovese non si ferma di certo qui. Attesi nei prossimi giorni nuovi sviluppi per una vicenda che tutt'ora continua a turbare e fare riflettere.

L'alluvione dello scorso quattro Novembre cagionò lutti (sei morti) e disastri ambientali. In tutto il mese di Settembre a Bangkok (capitale della Thailandia) caddero meno precipitazioni che in quella funesta giornata. E questo è un dato.

Ma le indagini della Procura sono rivolte alla gestione tecnica ed ambientale del famigerato "Fereggiano", la cui esondazione dette il "la" alla tragedia.

Il torrente fu al centro nei primi anni ’90 di un progetto volto a costruire, parallelamente al suo corso, uno scolmatore, capace di far defluire le acque in casi di piena straordinaria. Nel 1999 un processo bloccò i lavori (il solito amaro giro di fallimenti e liquidazioni). Nel 2004 vi fu l’assoluzione per i politici coinvolti ma il progetto venne riposto in un cassetto….

Poi lo scorso anno la tragedia. Ora il processo sugli atti che hanno ricostruito "falsamente", secondo le accuse, le modalità dell'esondazione del torrente in questione.


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