Come ogni anno , ritorna nei nostri calendari la data dell'8 marzo, la giornata della donna. Una ricorrenza  che ha significati diversi , ben precisi , riferimenti pungenti che si riallacciano ad anni di battaglie e conquiste.  Dopo gli anni delle lotte di classe , dopo una costante decadenza dei valori culturali , che significato ha oggi l'8 marzo?  Da semplici  produttori la festa della donna potrebbe rappresentare un affare per i floricoltori locali alle prese in questo periodo con problematiche nuove ed antiche che hanno visto nelle condizioni climatiche dei mesi scorsi un nemico terribile, che ha distrutto quintali di  produzione. Come presidente Regionale dei Giovani di Confagricoltura invito invece a riflettere realmente sul perché non dobbiamo considerare la festa della donna un semplice momento di evasione o di mistificazione . Giornalmente ci confrontiamo anche all'interno dell'associazione con le reali problematiche della donna in agricoltura , il ricambio generazionale  , le difficoltà ad entrare nel mondo del lavoro , la concorrenza , occupazioni e mansioni  serie B , una continua e perenne  ricerca di visibilità nel mondo del lavoro. Problemi che a ben guardare non fanno distinzione tra uomo e donna, le problematiche nel nostro settore, come ovunque, esistono, cerchiamo tutti insieme quindi lavoratrici donne e uomini di superare certe forme di estremisi e stereotipi oramai sorpassati e di rilegare questa data  come un semplice scambio di regalini a favore del consumismo. Non vendiamo la primogenitura per un piatto di lenticchie.

Marco Damele
Presidente Regionale Giovani di Confagricoltura- ANGA