venerdì 29 marzo 2024
30.08.2014 - Redazione

Sanremo come Trieste, sconti Tari per chi rinuncia alle slot machine

La città di Sanremo per il prossimo anno si pone come obiettivo quello di perseguire virtù morali e di aiutare concretamente le famiglie a non dilapidare, in un momento di così pesante recessione, il proprio patrimonio che in tanti casi è assai esiguo: l’Assessore all’ambiente Eugenio Nocita ha infatti preannunciato l’intenzione di studiare la possibilità, per il 2015, di far applicare forti sconti tributari a quegli esercizi pubblici che si impegneranno a bandire dai locali le famigerate “ slot- machine” vere e proprie fonti di rovina per tantissime persone tra cui anche le rappresentanti del gentil sesso ed i giovani sono numerosi. Tante sono già le città, da un capo all’altro dell’Italia, che stanno inserendo nei rispettivi regolamenti sui tributi sconti considerevoli a chi eviterà che il proprio locale pubblico diventi un mini- casinò: ricordiamo Corsico e Rho, nel milanese, San Benedetto del Tronto, in provincia di Ascoli Piceno, e Monfalcone e Trieste al confine orientale d’Italia. Nella cosmopolita città adriatica già nel corso dell’anno corrente i baristi e trattori “ virtuosi” potranno godere di uno sconto del quindici per cento sulla tassa rifiuti, cioè sulla Tari mentre per i prossimi due anni lo sconto sarà del trenta per cento secondo quanto stabilito dalla nuova maggioranza di centro- sinistra che siede a Palazzo Civico in piazza dell’Unità d’Italia. E’ la strada che a Sanremo intende percorrere pure l’assessore Nocita e con lui tutta la Giunta comunale capeggiata dal nuovo Sindaco Alberto Bischeri pur se non ci si nascondono alcune difficoltà non di poco conto come la necessità di “ fare, nelle prossime settimane, cassa” per poter rispettare anche quest’anno il patto di stabilità o la circostanza di essere parte di una regione, la Liguria, a statuto ordinario e non a statuto speciale come il Friuli- Venezia Giulia, di cui la “ Città alabardata” è il capoluogo, godente, dunque, di maggiori entrate tributarie. La Tari, giova ricordarlo, è la nuova Tassa Rifiuti comunale introdotta da una legge del  Dicembre 2013. La sua applicazione è entrata, dunque, in vigore nell’anno corrente e rappresenta la componente, relativa al servizio rifiuti dell’Imposta Unica Comunale, destinata a finanziare integralmente i costi del servizio di raccolta e smaltimento rifiuti a carico dell’utilizzatore. Il presupposto d’applicazione della Tari  risiede nel possesso o nella detenzione, a qualsiasi titolo, di locali o di aree scoperte, a qualsiasi uso adibiti, suscettibili di produrre rifiuti urbani. Sono escluse dalla Tari le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili non operative e le aree comuni condominiali. E’ comunque positivo che l’amministrazione comunale di Sanremo, raccogliendo l’allarme ed il grido di dolore proveniente non solamente dalla Chiesa cattolica locale ma pure da tante associazioni matuziane laiche che si occupano di volontariato e di aiuto a chi si trova nel disagio, abbia preso seriamente in considerazione il fatto di agire concretamente al fine di invogliare gli esercenti pubblici, facendo loro balenare la possibilità di un risparmio notevole, agendo dunque sulle spese, a rendersi “ virtuosi” affinché tornino, sostanzialmente, a  svolgere il loro mestiere originario che non è certo quello di biscazzieri in nome, per giunta, dello Stato cui vanno parte degli introiti di tali infernali macchinette. Si spera che quanto prima, bilancio comunale permettendolo, i disegni che l’assessore Nocita ha in mente possano concretizzarsi.                 

Sergio Bagnoli 


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