giovedì 25 aprile 2024
22.03.2012 - Alice Borutti

Taggia: "150 anni e non li dimostra" convegno CGIL sul lavoro in Provincia

Oggi alle 09:30 a Villa Boselli ad Arma di Taggia si è tenuto il convegno "150 anni e non li dimostra", organizzato dalla CGIL di Imperia. La sala era gremita di persone, in particolar modo di studenti dell'Alberghiero e dell'ITC "C.Colombo" accompagnati dagli insegnanti per assistere alla presentazione della relazione redatta dalla CGIL regionale sull'occupazione, l'imprenditoria e l'evoluzione del contesto socio-economico ligure e in particolare della nostra provincia dall'Unità d'Italia a oggi.

L'evento, coordinato da Costanza Florimonte, responsabile confederale CGIL di Arma di Taggia, ha visto gli interventi di Maurizio Scajola, Segretario generale UNIONCAMERE Liguria, di Vincenzo Genduso, Sindaco di Taggia che ha portato il saluto istituzionale, e di Franco Amadeo, Presidente della Camera di Commercio di Imperia.

Relatori del convegno sono stati Giuseppe Tantazzi, ex-direttore Banca d’Italia, sede di Genova, Claudia Sirto della Camera di Commercio di Genova, Andrea Zanini della Facoltà di Economia dell'Università di Genova, Anna Militello, Dirigente della sede Istat Liguria, Andrea Marino della sede Istat Liguria e Bruno Spagnoletti, responsabile dell' Ufficio Economico CGIL Liguria

Costanza Florimonte ha aperto l'evento ricordando che anche quest'anno la CGIL si afferma come il sindacato con il maggior numero di iscritti, specialmente di giovani iscritti, la cui presenza è significativa perchè saranno i futuri lavoratori, ha poi ringraziato Paolo Arvati, dirigente CGIL autore della ricerca di cui si è parlato oggi, scomparso precocemente l'anno scorso.

Ha poi continuato che il mondo del lavoro andrà sostenuto con idee e progetti, al di là dei colori politici e che la CGIL regione Liguria, rappresentata al convegno da Renzo Miroglio, è presente a Roma per trovare un'accordo sull'Art. 18.

Il Sindaco Genduso ha lodato l'iniziativa della CGIL perchè in questo convegno si è parlato del futuro dei giovani, di quanto sarà possibile per loro di trovare un'occupazione che permetta di sostentarsi e di come cambierà il territorio grazie alle energie e alle competenze che riverseranno i giovani nella provincia: nello studio presentato al convegno di oggi erano infatti presenti dati e conclusioni che saranno utili a orientare le scelte lavorative dei giovani e a capire come reperire nuone risorse per avviare nuove attività economiche in zona.

Franco Amadeo ha affermato successivamente che parlare oggi di statistica su 150 anni di Liguria è importante, specialmente nel contesto economico e lavorativo, cita a proposito la frase “il lavoro unisce l'Italia” scritto sulla tessere 2011 della CGIL come frase particolarmente significativa per gli scopi dell'incontro di oggi e aggiunge che se non si conosce il proprio passato non si può decidere per il futuro.

Nel suo intervento Maurizio Scajola ha illustrato come la provincia di Imperia rappresenti solo il 13,8 % della Liguria in quanto a popolazione, e che diversamente dagli altri capoluoghi, Imperia non è nemmeno la città più popolosa. L'occupazione è minore e la produzione di ricchezza (produzione del valore aggiunto) è la più bassa in regione, il numero delle imprese ossia il complesso delle attività economiche però raggiunge il 16,9%, un tasso d'imprenditorialità altissimo. La popolazione della provincia di Imperia tende quindi a fare impresa, anche se queste sono spesso società unipersonali e microimprese fortemente presenti nel settore primario (agricoltura e floricoltura).

Nel 2010, il comune in provincia che si è più sviluppato è il comune di Taggia seguito da quello di Ventimiglia, la provincia è la provincia con una forte presenza di stranieri, l'11%, in maggior parte albanesi, diversa dalle altre province liguri per una forte componente della comunità turca, spesso dedita all'edilizia.

Per quanto riguarda il settore turistico la provincia di Imperia vede una presenza ridotta di alberghi a 3 e 2 stelle rispetto alla vicina Savona ma in quanto a cultura del turismo è innegabile il dato storico che vede la presenza delle località provinciali già come meta dei Grand Tour Ottocenteschi, tant'è che gli esempi di architettura turistico-ricettiva tra fine ottocento e primi novecento sono largamente presenti in zona.

Sempre nel 2010 il movimento turistico è aumentato del 2,15% su base regionale, di questa percentuale circa il 12% sono stranieri.  E' quindi aumentato il tasso di internazionalizzazione turistica e ciò comporta che occorre  ripensare il sistema turistico in un'ottica maggiormente aperta a un mercato europeo e internazionale, riconoscendo e soddisfacendo le tipologie di esperienze che il turista straniero vorrà fare nel nostro territorio. In testa come nazionalità dei turisti stranieri si trovani i soliti tedesschi, seguiti dai francesi e dagli olandesi. 

Per quanto riguarda lo sviluppo dell'occupazione nel settore turistico sono state stimate 520 assunzioni in Provincia nel primo trimestre 2012, in maggioranza cuochi e camerieri.

Andrea Zanini, docente di Storia Economia presso l'Università di Genova ha invece ricostruito il quadro socioeconomico degli anni più recenti rispetto l'Unità d'Italia, ricordando che fino al 1951 la Liguria è stata una delle regioni più ricche a livello nazionale per numero di industrie e sviluppo del terziario ma che già nel 1971 il PIL scende al di sotto del livello medio del nord-ovest e inizia la tendenza al livellamento al livello nazionale quando inizia la de-industrializzazione: occorre in conclusione ripensare al modello di sviluppo economico, comprendendo se de-industrializzazione e caduta del PIL siano correlati.

 

Commenti

Nessun commento presente.
Accedi per scrivere un commento

 
Meteo