mercoledì 24 aprile 2024
07.03.2012 - Alessandra Chiappori

Treni sporchi, arriva una mostra

Inaugurata a Genova la mostra videofotografica sull’attività di igienizzazione delle carrozze. Da lunedì prossimo a Ventimiglia

le ferrovie liguri

È arrivata nelle stazioni di Genova Brignole e Savona Mongifrone la mostra “Operazione treni puliti”, un’esposizione videofotografica dedicata a tutti i viaggiatori, che permette di conoscere i metodi e le risorse con cui i vagoni, ogni giorno frequentatissimi da pendolari e viaggiatori, vengono manutenuti. La mostra passerà poi alle due “estremità” della regione, sarà infatti allestita dal 12 al 17 marzo nelle stazioni di Ventimiglia e La Spezia.

Un problema, quello dei treni, che coinvolge da sempre tutta la regione Liguria per caratteristiche legate al territorio, e molto spesso per la quantità esigua di fondi destinati al trasporto su rotaia. Non è ultimo il recente giro di vite che, lo scorso dicembre, ha visto cambiare l’orario semestrale con diminuzione delle corse a fronte di un sostanziale aumento del costo dei biglietti. I pendolari liguri, riuniti in associazione, hanno più volte manifestato dissenso sulla condizione del trasporto ferroviario, sia per quanto riguarda il rapporto costi/servizi che in merito a un altro annoso problema delle ferrovie liguri (ma non solo), quello dei ritardi.

Stupisce quindi non poco che di fronte a una situazione tutt’altro che funzionante, l’assessore regionale ai trasporti Enrico Vesco abbia voluto sottolineare il buon funzionamento dei lavori di manutenzione, sia per quanto riguarda i cantieri di pulizia che per il rifacimento e la sostituzione dei sedili, attività iniziate nel 2011. Le cose che non funzionano, probabilmente, non sono la pulizia in sé né i lavori di manutenzione, che impiegano capitali e personale addetto, quanto episodi reiterati di vandalismo da parte dei fruitori dei servizi ferroviari. È a questo frangente che si rivolge la mostra “operazione treni puliti”, che mira alla sensibilizzazione del pubblico viaggiante alla collaborazione con le autorità e il personale di controllo a bordo treni. Spesso si assiste ad atti di vandalismo senza che nessuno intervenga, “nel corso del 2011 - ha detto Vesco - vandalizzazioni, graffiti e danni di vario genere sono costati almeno un milione e mezzo di euro. Invito tutti a vigilare e a dare prova di un minimo senso civico: con la collaborazione di tutti il fenomeno può essere sensibilmente ridotto, se non azzerato”. Resta tuttavia il problema della sicurezza: sulle carrozze molto spesso gli episodi di vandalismo sono commessi da adolescenti definibili “ribelli”, o da una fascia delinquenziale che potrebbe rivelarsi pericolosa per chi osi segnalare con evidenza l’episodio di vandalismo.

Il problema della decenza dei vagoni, insomma, non può dipendere solo dai passeggeri paganti e dal senso civico che dovrebbe portare chiunque a rispettare un bene pubblico. È una questione di educazione e cultura che, non potendosi risolvere meccanicamente e nell’immediato, deve favorire un impegno alla manutenzione più efficace: a treni puliti, forse, una piccola percentuale di ribellione contro sedili sudici e posaceneri sganciati potrebbe diminuire. Senza dimenticare la porta staccatasi in corsa qualche giorno fa non su un treno regionale ligure, ma su un frecciarossa il cui biglietto ha un costo ben superiore a quello di una corsa giornaliera per pendolari, i veri condannati del trasporto ferroviario.


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