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17.09.2014 - Redazione

Sanremo: torna a "riviviere" il ritratto di Vittorio Emanuele

Il Comune di Sanremo ha recentemente deliberato di affidare al laboratorio di restauro “ Bonifacio” di Bussana il completo ripristino della grande tela raffigurante Vittorio Emanuele I°, Duca di Savoia, Piemonte e Re di Sardegna, opera del pittore genovese Francesco Zignago. Il grande quadro era stato danneggiato tempo fa durante un’operazione di pulizia compiuta nei locali che lo ospitano, cioè in quelli del Museo civico cittadino, ospitato in Palazzo Borea d’Olmo, nella centralissima Via Matteotti. E’ stata la ditta assicuratrice dell’Impresa danneggiante a coprire le spese necessarie. Vittorio Emanuele I°, nato nel 1759 a Torino e morto all’inizio del 1824 nel castello di Moncalieri fu, ma solamente gli appassionati di storia locale lo sanno, il primo sovrano sabaudo a regnare sull’antica Matuzia in quanto durante il suo governo assoluto, nel 1814, il territorio della gloriosa Repubblica marinara di Genova fu annesso ai domini di Casa Savoia a seguito dei voleri del Congresso di Vienna. In quella circostanza i sanremesi, da sempre ostili al governo genovese su quella che poi sarebbe diventata “ la Città dei fiori”, espressero in maniera palese tutta la loro soddisfazione. Vittorio Emanuele I°, acerrimo nemico dei liberali e, quindi, della Rivoluzione francese, è passato alla storia come il sovrano che fu costretto a rifugiarsi in Sardegna per buona parte del suo regno giacché l’isola mediterranea rimase a lungo l’unica terra dei suoi domini a non essere caduta ne in mano dei  giacobini prima, ne in quella dei napoleonici poi. Stabilita la propria residenza a Cagliari, Vittorio Emanuele I° vi fondò l’arma dei Carabinieri. Uno dei suoi ritrattisti preferiti fu il ligure Francesco Zignago vissuto tra il 1750, anno della nascita, ed il 1810, anno in cui morì. Gran parte della sua opera è di natura storica o mitologica. Tra le sue opere si ricordano: ” Prigionieri di fronte al sultano”, “ L’incoronazione di Napoleone con la Vergine ed i Santi”, dipinta all’apogeo della gloria del condottiero corso, e “ Didone”, dipinta nel 1803. Pure il ritratto di Vittorio Emanuele I°, cioè l’olio su tela conservato a Sanremo, è dei primi anni del diciannovesimo secolo, cioè dell’ultimo periodo dell’artista. D’impianto romantico, la pittura, però risente ancora del precedente periodo neoclassico con qualche rigurgito addirittura di barocchismo. Non è certo tra le migliori opere presenti sia in città che, pure, nel museo di Via Matteotti, in cui, soprattutto, sono conservate parecchie sculture e pitture raffinatissime ma in gran parte appartenenti ad epoche successive. E’ comunque un quadro che rappresenta una non indifferente testimonianza storica di un’epoca: quando ancora i “ codini” speravano di poter frenare la storia e tifavano per quei regnanti, come Vittorio Emanuele I°, che ordinavano di sparare contro i rivoluzionari, ma anche quando, scendendo a livello locale, a Sanremo si inneggiava al sovrano restauratore non per particolari ragioni ideologiche ma, solamente, perché aveva liberato la città dall’odiato giogo genovese.                               

Sergio Bagnoli    


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